Saint Seiya Wiki
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Tifone
Tifone
(テュポン, Typhon)
Debutto
Manga Gigantomachia
Doppiatori
Informazioni
Specie Divinità
Sesso Masculino
Tipo di Armatura Adamas (solo Gigantomachia)
Esercito Giganti di Tifone
Rango Dio dei giganti
Padre Tartaro
Madre Gaia
Figli Chimera
Ladone
Ortro
Idra di Lerna[1]
Leone di Nemea[1]
Aquila gigante[1]
Sposa(o) Echidna
Reincarnazione Mei (corpo ospite per un breve periodo)
Tecniche
Vampe di Folgore (solo Episode G)

Del personaggio di Tifone appaiono due versioni differenti nella saga, in contrasto fra di loro come storia e caratterizzazione del personaggio.

Gigantomachia[]

« Era il Gigante dagli occhi che sputano fuoco, era la lingua nera, la testa dai cento serpenti, il padre di tutti i mali e di tutti i venti impetuosi. »
(da I Cavalieri dello zodiaco – Gigantomachia – Storia di Mei, pag. 127)

Tifone (テュポン Typhon?), detto anche Tifeo, è un dio, l'ultimo dei Giganti nati da Gaia e Tartaro, il cui corpo era stato fatto a pezzi da Atena e la cui volontà era stata imprigionata sotto l'Etna; s'impossessa brevemente del corpo di Mei, successivamente assorbe il cosmo di Agrio e Toante uccidendoli e poi passa nel corpo di Encelado, assumendo un aspetto possente. Dio dall'aspetto asimmetrico (metà corpo brucia fuoco, l'altra metà è percorsa da un vento impetuoso e da lampi di luce azzurra), la sua Adamas è di onice, color tenebra, che «spunta e ricopre le carni come un'unghia le dita».

Dopo aver assorbito i resti dei cosmi dei tre Giganti suoi figli uccisi dai Cavalieri di Atena sta per prendere possesso del suo vero corpo partorito da Echidna (simile a un feto abortito acefalo di una pietra preziosa più trasparente del cristallo, un diamante color tenebra), ma esso viene distrutto dalle fiamme delle Ali della fenice di Phoenix prima che possa riuscire nel suo intento.

Furioso, il dio viene affrontato da Mei che riesce a imprigionarlo con lui nella gabbia sospesa del tempo chiusa dal sigillo di Atena.

Egli non possiede tecniche di combattimento o colpi speciali, ma semplice sfogo di furia divina (fiamme da un pugno, fulmini da un altro, tempesta che taglia la roccia dai calci, energia impetuosa dalla bocca e micidiale dagli occhi, con la quale taglia le gambe di Mei solo guardandolo).

Episode G[]

Tifone è il mosturoso gigante figlio di Gaia della mitologia greca compare in un capitolo speciale dedicato ad Aiolos. A differenza della verisone del personaggio apparsa nel romanzo di Gigantomachia, questo Tifone è stato imprigionato sotto l'Etna da Zeus ed ha un aspetto più fedele a quanto narrato dalla mitologia: un gigante mezzo uomo e mezzo serpente, con cento draghi neri tra i capelli. Possiede un attacco chiamato Vampe di Folgore e, a detta di Aiolos, può mutarsi in un ammasso di vento.

Typhon 01

Tifone sulla prima pagina del Gaiden


Riesce a liberarsi parzialmente man mano che l'efficacia dei sigilli di Zeus viene meno, riuscendo così a provocare una tempesta che investe la barca in cui viaggiano il giovane Cliff O'Kents e suo padre. Cliff (unico sopravvissuto) viene salvato da Aiolos del Sagittario, il quale concentra il cosmo del padre del ragazzo e degli altri membri dell'equipaggio della barca nella sua freccia, con la quale uccide il dio.[2].

Note[]

  1. 1,0 1,1 1,2 solo citati nel romanzo
  2. Manga di Episode G, capitolo speciale 4
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