Saint Seiya Wiki
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Cardia
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(蠍座のカルディア, Scorpio no Karudia)
Debutto
OVA Lost Canvas OAV 15
Doppiatori
Giapponese Kōji Yusa
Informazioni
Specie Umano
Sesso Maschio
Nazionalità Grecia
Età 22 (17 nella storia gaiden a lui dedicata)
Tipo di Armatura Cloth
Divinità Atena
Luogo di addestramento Santuario in Grecia
Esercito Esercito di Atena
Divisione Cavalieri d'Oro
Affiliazione Santuario
Costellazione Scorpione
Rango Cavaliere d'Oro
Guardiano del Casa dello Scorpione del Cielo
Successore Milo
Tecniche
Scarlett Needle

Scarlett Needle Katakaio

Cardia è il Cavaliere d'Oro dello Scorpione che appare in Lost Canvas. Fisicamente è simile a Milo della serie classica, ma si distingue da lui come caratterialmente, sebbene sia anche lui amico del Cavaliere dell'Acquario della sua epoca (Degel).

il suo nome deriva dal greco kardia (cuore), con allusione alla sua malattia cardiaca ed al fatto che la stella Antares (la più importante della sua costellazione, con cui il suo cuore ardente viene spesso paragonato) per la sua posizione centrale e il suo colore viene anche indicata come "Cuore dello Scorpione" (Καρδία Σκορπίου Kardia Skorpiū in greco, possibile traduzione del nome arabo Ķalb al Άķrab)[1].

Personaggio[]

Diversamente da Milo è un guerriero molto impulsivo, che segue in ogni frangente il suo istinto più che la ragione. Cerca comunque da sempre un avversario degno contro cui mettere in gioco la propria vita, dato che è destinato comunque al morire a causa di una malattia cardiaca[2]. Proprio per questo, come Manigoldo, non teme la morte e non smette mai di sorridere chiunque sia il suo avversario, vivendo al massimo la propria vita al di là che sia lunga o breve.

Per trarre vantaggio dalla sua malattia, Cardia ha cominciato ad usare sul suo cuore una tecnica insegnatagli da Krest che consiste nello sfruttare la sua patologia per creare un calore maggiore che aumenti col bruciare del Cosmo del Cavaliere, in modo da rendere più forti i propri colpi.

Malgrado possa risultare a prima vista un tipo molto arrogante, in realtà Cardia è una persona dal carattere gentile e non sopporta di vedere la gente piangere (caratteristica che secondo Sasha lo accomuna molto a Tenma).

Da quanto visto nel volume di Anecdotes a lui dedicato, sembra avere una passione per le mele.

Storia[]

Scorpion Interlude[]

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Krest incontra Cardia

Nato in Grecia vicino ad Atene, Cardia venne abbandonato dai gentiori all'età di 10 anni in un sanatorio per via della sua malattia cardiaca. Dopo aver sentito i dottori dire che lui non sarebbe vissuto per un altro anno, il bambino scappo' deciso a non morire nel letto di un ospedale ma di vivere comunque appieno la vita, corta o lunga che fosse.

Nella sua fuga, Cardia giunse fino ai pressi del Santuario di Atena dove incontrò il vecchio Krest, uno dei Cavlaieri della dea che aveva ben 500 anni per via del sangue della dea nel suo corpo.
Krest s'offrì di curare il bambino con quel sangue, aggiungendo che poi Atena avrebbe potuto poi conferirgli una vita più lunga del normale (il Misophetanemos), ma dopo aver visto la sua determinazione più da vicino decise di insegnargli una tecnica che gli avrebbe non solo permesso di vivere un po' più a lungo, ma anche di trarre il massimo vantaggio dalla malattia.

Giunto al Santuario insieme al vecchio, Cardia divenne dopo qualche anno il Cavaliere d'oro dello Scorpione, e strinse una forza amicizia con Degel dell'Acquario (l'allievo prediletto di Krest) che si rivelò essere anche l'unica persona in grado di lenire il calore provocato dall'uso della tecnica sul cuore del giovane, che lo faceva spesso svenire.

Cardia e Degel Gaiden[]

Sette anni dopo il suo incontro con Krest, Cardia incontrò al Santuario una bambina di nome Sasha, che non volle rivelarle il perché fosse lì sebbene non fosse un'aspirante Cavaliere e avesse un'espressione triste. Non sopportandola di vedere con un'espressione del genere, il Cavaliere dello Scorpione decise di "rapirla", portandola a fare un viaggio con sé in modo da farla sorridere.
Il loro viaggio li condusse fino in un villaggio del Messico, dove il Cavaliere salvò la giovane Calbera (propietaria di un'osteria) dall'essere rapita da un gruppo di misteriosi guerrieri chiamati Jaguar, sebbene la lotta daneggiò alcune pareti dell'edificio, facendo decidere alla giovane oste di ospitare per la notte Sasha (con cui aveva sviluppato una simpatia reciproca), ma non il ragazzo costringendolo a passare la notte fuori.

Durante il giro di ronda di quella notte, Cardia s'imbattè novamente nei Jaguar (che avevano assunto l'aspetto di uomini-giaguaro) e nel loro capo: il Sacerdote del Sole Huesuda, il quale vide il Cavaliere come il possessore del cuore adatto ad essere sacrificato al Sole e gl'impiatò (con l'inganno) nel corpo una zanna di ossidiana chiamata Tlaocotli (che nel giro di due giorni sarebbe giunta fino al cuore del giovane, assorbendone tutto il calore per poi ucciderlo) portandolo quasi sul punto di svenire se non fosse stato per l'arrivo di Calbera e Sasha, che erano accorse poiché la piccola aveva percepito (con grande sorpresa di questi) che qualcosa non andava nel Cosmo del Cavaliere.

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Il Tlacoti nel corpo di Cardia


Contemporaneamente Calbera affrontò il sacerdote, il quale rivelò l'esistenza di un misterioso legame fra lui e la ragazza.

Tornati alla taverna, Cardia spiegò a Calbera e a Sasha la questione del suo cuore, rivelando di non essere preoccupato per la scadenza di due giorni dataglia da Huesuda, poiché sapeva bene che la sua vita sarebbe finita prima o poi. In tale occasione, Calbera spiegò di aver visto al collo di Hueuda uno specchio di ossidiana col simbolo di Tezcatlipoca, il dio da sempre contrastato per la supremazia sul mondo dalla divinità Quetzacoatl, di cui suo padre era sacerdote.
Il racconto venne però interrotto dall'arrivo di un guerriero dall'armatura nera mandato da Huesuda: Nahualpilli di Youaltepuztli, un pazzo che aveva la mania di scuoiare le sue vittime perché sempre affetto da brividi di freddo e alla ricerca di qualcosa con cui coprirsi.

Durante lo scontro contro Cardia, Nahualpilli ricevette dall'avversario le punture dello Scarlet Needle, che come effetto secondario, riesciurono a privare il corpo del Jaguar della permanente sensazione di freddo. Approfittando del momento di dolore dell'avversario dovuto al Tlacotli, Nahualpilli rapì Sasha (che si era posta tra Cardia e Jaguar per evitare che il Cavaliere uccidesse il suo nemico a sangue freddo diventando un pazzo omicida come il suo avversario), portandola da Huesuda il quale decide che la bambina sarà sacrificata a Tezcatlipoca, in modo da far ardere al massimo il cuore di Cardia.

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Cardia affornta Huesuda nel tempio di Tezcatlipoca

Cardia fu invece portato al sicuro da Calbera, rimanendo incosciente per alcune ore e scoprendo al suo risveglio che la giovane si era recata da Huesuda per cercare di ragionare con lui, ma questi l'aveva ipnotizzata per far sì che si compiesse il rituale di Citali Ixca, tramite il quale avrebbe distrutto il mondo usando il potere del suo dio (Tezcatlipoca) e riavviare il mondo verso una nuova rigenerazione, sostenendo che le scoperte della Rivoluzione industriale in Europa avrebbero portando gli uomini a distruggere la Terra e loro stessi.
Durante il combattimento Huesuda indossò la Nahual (armatura di ossidiana) di Tezcatlipoca, che entrando in risonanza col dio nei sotterranei del tempio, rese il sacerdote stesso il tramite del potere del suo dio. Per provocare ancora di più il Cavaliere e far esplodere il suo cuore, diede anche ordine a Nahualpilli di uccidere la piccola Sasha, ma il guerriero si rifiutò colpito dalla gentilezza della bambina, che in precedenza gli aveva salvato la vita durante il suo scontro contro Cardia, giungendo a far egli stesso da scudo alla piccola quando Huesuda decise di ucciderla con il potere di Tezcatlipoca. Questo gesto di crudeltà spinse Cardia a combattere con più ardore, riuscendo infine a sconfiggere il Sacerdote con la Scarlett Needle Katakaio - Antares, svenendo per lo sforzo. Cardia si riprese poco dopo, grazie all'aiuto di Calbera, la quale aveva rimosso la zanna manifestando i suoi poteri di sacerdotessa di Quetzacoatl.

Poco tempo dopo essere tornato al Santuario, Cardia apprese (insieme all'amico Degel) che Sasha altri non era che la reincarnazione della dea Atena, colei che li avrebbe guidati nell'imminente guerra sacra contro Ade.
Malgrado ciò, il Cavaliere e la bambina continuarono a mantenere fra di loro un rapporto stretto ed informale, e poco tempo la stessa Sasha rimase accanto a Cardia tutta una notte durante una crisi, poiché Degel si era recato in Francia per una missione e ritornò solo la mattina seguente.

Lost Canvas[]

Salvataggio

Cardia salva Yato e Mijon da uno Specter

L'arrivo degli Specter e di Ade non tardò a manifestarsi, difatti (poco tempo la sua avventura con Sasha), Cardia fu mandato in Estremo Oriente per sconfiggere uno Specter che si era ridestato da poco. In quest'occasione salvò dal guerriero degli Inferi un ragazzino di nome Yato, il quale si era recato con la sorella maggiore Mijon in una città appena distrutta dal guerriero di Ade alla ricerca di un dottore per la ragazza.
Poiché il bambino aveva il sogno di diventare un eroe decise di seguire Cardia fino al Santuario, e una volta arrivato prese ad allenarsi sotto la guida del Cavaliere del Sagittario Sisifo, ottenendo poi l'armatura dell'Unicorno.

Cinque anni dopo la sua avventura in America la guerra sacra ebbe inizio col risveglio di Ade nel corpo del fratello maggiore di Sasha: Aron, il quale era anche il migliore amico del Cavaliere di Pegaso (Tenma).
Inizalmente Cardia non ebbe occasione di combattere, neanche in occasione dell'attacco al castello del dio in Italia, che si rivelò essere una delle peggiori sconffitte dell'esercito di Atena, in cui perse la vita il consigliere del Sacerdote e Cavaliere dell'Altare Hakurei, e che si concluse con l'ascesa di Ade in cielo nel dipinto de La Tela Perduta dove il dio degli inferi aveva stabilito la sua nuova dimora.
Per cercare informazioni sulla questioni, Cardia cominciò a torturare uno Specter prigioniero al Santuario: Zellos di Frog, ma venne interrotto poco dopo da Degel, il quale gli riferì la notizia che loro due si sarebbero dovuti recare a Blugrado per poter inseguito recarsi dal dio Poseidone per ottenere il suo aiuto al fine di raggiungere la Tela Perduta.


Accompagna quindi Degel a Blugrad, e da lì, grazie alla guida di Unity (della sorte del quale a Cardia sembra importare ben poco) i due arrivano ad Atlantide. Arrivato con Degel a Blue Grado, Unity viene apparentemente ucciso in un sol colpo da Radamante della Viverna, che accompagna Pandora a trattare a sua volta con il dio dei mari. Degel vorrebbe vendicare Unity, ma la sua Aurora Execution viene facilmente bloccata dal Greeding Roar di Radamante, che sbarra ai due il passo mentre Pandora procede verso il luogo ove è sigillata l'anima di Poseidone. A quel punto Cardia attacca Radamante con lo Scarlet Needle, riuscendo a bloccarlo per il tempo sufficiente a consentire a Degel di sorpassarlo e proseguire. Radamante è costernato per essere venuto meno al suo dovere e dà prova di un'incrollabile fedeltà ad Hades, per il quale è disposto a sacrificare la vita. Cardia ribatte che lui invece combatte per puro istinto, suscitando le ire di Radamante che lo etichetta come meschino egoista, scagliandogli contro il suo terribile Greatest Caution. Cardia sembra sconfitto, ma come spinto da una forza misteriosa si rialza e attacca Radamante con la sua tecnica segreta, Scarlet Needle Katakaio, sostenendo che Radamante è l'avversario giusto che gli possa accendere il cuore e contro il quale possa sacrificare la vita. Al momento dell'ultima, fatale puntura, la terribile Scarlet Needle Antares Katakaio, Radamante ribatte spezzando l'aculeo di Cardia con il suo Greatest Caution. È una vittoria illusoria: in realtà Cardia ha due aculei e finisce Radamante scagliando lo Scarlet Needle Antares Katakaio con l'aculeo sinistro, il suo preferito perché più vicino al cuore. Sconfitto Radamante, Cardia si accascia a terra, bruciato dall'interno dalla forza del suo stesso Katakaio, affidando ciò che resta della missione al suo amico Degel. Successivamente riesce, allo stremo delle forze, a rialzarsi e a riportare Unity (che non era morto) in superficie. Quest'ultimo si risveglierà in mezzo alla neve con un caldo aculeo in mano e capirà di essere stato salvato da Cardia, che però non sarà con lui.

Note[]

  1. R. H. Allen, Star Names: Their Lore and Meaning, Reprint, New York, NY, Dover Publications Inc., 1963, pp. 364-66.
  2. Nella traduzione italiana del manga (volume 25 italiano) viene erroneamente dato a intendere che la malattia di Cardia derivi dalla tecnica da lui forgiata, mentre in realtà il guerriero ha appreso lo Scarlet Needle Katakayo proprio per tenere sotto controllo la patologia che lo affligeva dalla nascita
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