Saint Seiya Wiki
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Don Avido
Mani02
(首領アヴィド, Don Avido)
Debutto
Manga Lost Canvas Anecdotes capitolo 28 (2 Cancer)
Doppiatori
Informazioni
Specie Umana
Sesso Maschio
Tipo di Armatura Black Cloth
Maestro Hakurei dell'Altare
Occupazione Leader di Nero
Esercito Cavalieri Neri
Affiliazione Nero
Costellazione Altare
Rango Don (capo) dell'organizzazione criminale Nero
Leader dei Cavalieri Neri
Tecniche
Seki Shiki Meikai Ha

Seki Shiki Kisōen
Seki Shiki Konsō Ha

Armi
Sigaro

Soul Fortress

Don Avido è il leader dei Cavalieri Neri nel XVIII secolo che dopo essere fuggito dall'Isola Death Queen ha fondato con altri quattro compagni l'organizzazione criminale Nero che ha preso il controllo della malavita di Venezia di cui è poi diventato il capo.
In appasto era allievo di Hakurei dell'Altare (a cui fisicamente assomiglia) che l'aveva scelto come suo successore, ma che rifiutò insultando il suo stesso maestro che lo cacciò. Raggiunta l'isola è diventò il Cavaliere Nero dell'Altare.


Personalità[]

Com'è chiaro dal nome, Avido è un individuo che mette al primo posto il denaro e ama alla follia la ricchezza. Ha l'abitudine di circondarsi di monete d'oro con cui gioca o che conta per passare il tempo, esse sono sparse persino sopra al suo letto e dorme con esse.

Individuo estremamente crudele, non si fa scrupolo ad usare le anime delle sue vittime contro Manigoldo o per soddisfare i propri capricci (come bruciarle per accendersi i sigari)

Inoltre è arrogante e sicuro di sè, non teme né l'ira del santuario ne la presenza di 2 cavalieri d'oro nella sua dimora. E non ha alcun interesse per la vita dei suoi alleati e sottoposti

Una sua caratteristica è il sorriso sadico e crudele sempre presente sul suo volto, con cui deride tutto e tutti, anche nel momento di precipitare in Ade, cosa che per altro decide di fare da solo piuttosto che permettere ai suoi nemici di finirlo.

Storia[]

Abbandonata l'addestramento per diventare Saint molti anni addietro, Avido era interessato a godersi i vizi della vita, ma anche a mantenere il proprio potere che gli avrebbe dato un sicuro vantaggio sulle persone normali. Divenuto quindi cavaliere nero, raccolse alcuni seguaci e giunse a Venezia, dove creò la propria organizzazione che prese rapidamente il controllo sulla criminalità cittàdina, al punto da farsi notare anche al Santuario.

Dopo l'arrivo di Albafica e Manigoldo, il cavaliere dell'altare decide di fare una visita al proprio ex maestro e fa trasmigrare la propria anima fino alla sala del sacerdote dove deride i li presenti Hakurei, Sage e Sasha; affermando che il santuario è un luogo troppo noioso in cui mancano i vizi che danno il vero gusto della vita; ovvero bacco, tabacco e vedere (vino, fumo e donne) e afferma che eliminerà il giovane alievo di Sage e l'altro cavaliere d'oro.

Dopo la sconfitta dei suoi uomini si appresta ad affrontare Manigoldo in una lotta di poteri spirituali, dove dimsotra grande abilità e competenza, inizialmente non necessita nemmeno di indossare la sua armatura nera, ma riconosciuta la validità dell'avversario decide di usar ei suoi pieni poteri, sovrastando la forza di manigoldo con la propria, usando le centinaia di anime che ha soggiogato per combatterlo, in uno sforzo estremo però il nuovo cavaliere del cancro riesce a purificare tutte le anime, facendole procedere verso la naturale destinazione della morte e, assieme ad esse, anche Avido.

Sul baratro della bocca dell'inferno viene poi raggiunto da hakurei e Manigoldo stessi, convinti che egli possa ancora sfuggire al suo destino, ma questi li deride e decide di buttarsi da solo nel regno del dio dei morti.

Poteri e Abilità[]

Addestrato per essere il prossimo cavaliere dell'altare, Avido dimostra un gran talento nel controllo delle anime che può sottrarre tramite il proprio potere e usa in vari modi, come ad esempio l'illusione della sua lussuosa dimora, che è in realtà un edificio fatiscente. nella sua crudeltà inoltre le brucia persino nel suo sigaro

Altra sua dote gli consente di traslare la propria anima e mandarla in vari luoghi per comunicare con altri senza spostarsi dalla sua stanza

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