Saint Seiya Wiki
Iscriviti
Advertisement
Albafica dei Pesci
Pisces no Albafica .jpg
(魚座(ピスケス)のアルバフィカ, Pisukesu no Arubafika)
Debutto
Manga Lost Canvas, volume 3
OVA Lost Canvas OVA 5
Doppiatori
Giapponese Hiroshi Kamiya
Informazioni
Segno Zodiacale 189px-Pisces.svg Pesci
Specie Umano
Sesso 20px-Gender_Male.svg.png Maschio
Nazionalità Greca
Età 20
Tipo di Armatura Armatura d'Oro
Divinità Atena
Maestro Lugonis
Luogo di addestramento Santuario, grecia
Occupazione Santo de Dorado
Costellazione Pesci
Rango Cavaliere d'Oro
Guardiano del Casa dei pesci
Tecniche
Royal Demon Rose

Pirana Rose
Bloody Rose
Crimson Thorn

Armi
Rose

Il suo stesso sangue

Albafica dei Pesci (魚座のアルバフィカ, Pisukesu no Arubafika), è il Cavaliere d'Oro appartenente alla costellazione dei Pesci che compare nel prequel I Cavalieri dello zodiaco - The Lost Canvas - Il mito di Ade. È anche il protagonista del CD Drama Albafica Gaiden - Aku Kizuna, dove viene narrato il suo passato.

Descrizione[]

« La dodicesima casa l'ultima è la casa dei pesci, che conduce direttamente a quella del grande sacerdote. Per tale motivo, tra la casa dei pesci e la sala del grande sacerdote v'è una distesa di rose demoniache, che hanno lo scopo di sbarrare la strada agli invasori. Perciò colui che custodisce la casa dei pesci deve far sì che il suo corpo sia resistente al veleno,in modo da poter convivere con quelle rose venefiche. Albafica si è completamente adattato a quel veleno, tanto che si dice che ora persino il suo sangue sia tossico. La gente tende ad adorarlo per la sua bellezza, ma difficilmente egli si avvicina agli altri di propria iniziativa. Ciò è probabilmente dovuto alla natura venefica del suo corpo. Si dice che non ci sia rosa senza spine per quanto bella essa sia. Il punto è che sono proprio le spine a costituire la grandezza della rosa. »
( Albafica descritto da Sion cap.18 )

Albafica è il predecessore di Aphrodite ed il suo aspetto è simile a quello del suo successore. Dotato di un fascino ammaliante, Albafica non ha alcun interesse a mantenere inalterata la sua bellezza ed anzi disprezza chi lo giudica solo per le sue qualità estetiche, a differenza di quanto si potrà dire di Fish. Di corporatura media, ha lunghi capelli azzurri ed un neo vicino all'occhio sinistro.

Storia[]

Albafica era il Custode dell'ultima Casa dello Zodiaco, quella dei Pesci, nonché delle scalinate che conducevano alle Stanze del Grande Sacerdote.

Infanzia, addestramento e scontro con Luco[]

Albafica viene ritrovato ancora in fasce dal precedente Cavaliere dei Pesci, Lugonis, in un roseto composto di rose demoniache. Il fatto che il bimbo fosse sopravvissuto nonostante la velenosità dei fiori spinge Lugonis a prenderlo con sé e a farne il proprio allievo. Al termine dell'addestramento Lugonis sottopone Albafica al rituale dei Pesci, con il quale stabilirà se l'allievo è degno di indossare l'Armatura. Il rituale consiste nello scambiarsi reciprocamente il sangue, finché il più debole fra i due non muore avvelenato dal sangue più velenoso dell'altro. Tale sorte spetta a Lugonis, che spira affidando all'allievo l'Armatura dei Pesci con la promessa di esserne degno Cavaliere fino alla morte. Anni dopo, Albafica viene inviato dal Grande Sacerdote Sage in un'isoletta del Mar Egeo dove era stato percepito il risveglio di una stella malefica. Qui Albafica incontra un tale molto somigliante a Lugonis, che gli offre di depurare il suo sangue velenoso; Albafica, memore della promessa fatta a Lugonis, rifiuta. L'individuo si rivela così essere lo Specter Luco delle Driadi, che gli lancia contro il suo colpo Earth of Lily. Albafica, incassato senza particolari problemi il colpo, riesce ad uccidere Luco con il Crimson Thorn.

Lo scontro con Minosse[]

Poco dopo il risveglio del dio Ade, un gruppo di Specter guidati da Minosse del Grifone, uno dei tre Comandanti supremi delle armate infernali, fu inviato a tentare l'invasione del Santuario. Albafica abbandonò il suo tempio e andò a ricevere i nemici alle porte di un vicino villaggio, Rodorio, accogliendoli con un tappeto di rose rosse. Due specter, ignari del potere delle rose, vennero uccisi senza nemmeno comprendere da dove venisse il pericolo, mentre altri due o tre, credendo che il problema fosse limitato alle spine, saltarono in alto per evitare il contatto con le rose disposte sul suolo, ma vennero uccisi da identici fiori scagliati da Albafica. Tra gli invasori si fece allora avanti Niobe di Deep, appartenente alla truppa di Rhadamante, che avvertì Minosse del pericolo delle rose di Albafica, rose altamente velenose. Niobe si offrì di combattere contro il Cavaliere ma, nonostante la tecnica Deep Frangrance che lo proteggeva annullando il veleno delle rose, finì per avere la peggio, sconfitto da una tecnica di Albafica che inietavva il veleno direttamente nel corpo dell'avversario, il Crimson Thorn. Sconfitti molti dei suoi, Minosse decise di combattere in prima persona e mostrò subito la sua grande forza, in virtù della quale era uno dei tre Comandante dei 108 specter. Grazie alla sua tecnica, Cosmic Marionation, prese il controllo del corpo di Albafica e fece proseguire i suoi sottoposti, che però incontrarono ugualmente la morte a causa di altre rose del Cavaliere dei Pesci nascoste sul percorso verso il Santuario.

Dopo aver eluso il colpo che aveva ucciso poco prima Niobe, Minosse frantuma tutte le ossa di Albafica e apparentemente lo sconfigge, quindi si prepara a distruggere Rodorio, ma gli si parò davanti un altro Cavaliere d'Oro, Sion, Custode della Prima Casa, quella dell'Ariete. Minosse mise in grave difficoltà anche il nuovo avversario, ma lo scontro venne sospeso da Albafica, che, sebbene al limite per la stanchezza e le tremende ferite, chiese al compagno di poter concludere lo scontro. Minosse invitò il Cavaliere a ritirarsi, per non dover deturpare ulteriormente la sua bellezza, ma Albafica rispose stizzito che, contrariamente a quel che si poteva pensare, a lui della sua estetica non era mai importato nulla, inoltre la sua vita solitaria era dovuta alla pericolosità del suo sangue, ormai divenuto esso stesso venefico e la bellezza non aveva di certo cambiato la sua situazione. Minosse decise di accettare la continuazione del duello, pregustando una battaglia più intensa. Albafica apparentemente usò il suo sangue residuo per colpire lo specter col Crimson Thorn, che Minosse riuscì a respingere nuovamente, ma in realtà colpì mortalmente il Comandante nemico con una rosa bianca, apparentemente di colore rosso perché pregna del suo sangue velenoso. Furibondo, Minosse cercò di distruggere Rodorio, ma in pochi istanti cadde al suolo privo di vita. Concluso lo scontro, anche Albafica crollò, spegnendosi sotto gli occhi commossi di Shin ad Agasha.

Advertisement